FAQ
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Per quale motivo dovrei
donare il mio sangue?
Il sangue umano è un
prodotto naturale, non
riproducibile
artificialmente e
indispensabile alla vita.
Donare il sangue è un atto
volontario e gratuito, è un
dovere civico, è una
manifestazione concreta di
solidarietà verso gli altri,
esalta il valore della vita,
abbatte le barriere di
razza, religione o ideologia
e rappresenta uno dei pochi
momenti di vera medicina
preventiva. E' un atto di
estrema generosità che
permette di salvare la vita
di altre persone. Proprio il
fatto che il sangue sia raro
implica la necessità di
metterlo a disposizione di
altri individui che
potrebbero trovarsi in
situazione di bisogno. Pensa
di essere tu al loro posto.
-
A me non importa nulla: se ho
bisogno, il sangue lo pago
Nonostante i progressi della
medicina, delle scienze e
della biochimica, l'uomo
rimane a tutt'oggi l'unica
possibile sorgente di
sangue, e pertanto:
- nessun
Ospedale è in grado di
assicurare alcuna terapia
trasfusionale senza la
preventiva disponibilità dei
donatori;
- per lo
stesso motivo, la
disponibilità del "bene
sangue" non dipende dal
mercato, quindi non ha un
prezzo economico;
- per le
ragioni esposte nei punti
sopra, le Istituzioni
Pubbliche (Stato, Regioni)
devono contribuire con
campagne di
sensibilizzazione verso la
popolazione e fornire gli
strumenti normativi per
garantire la massima
sicurezza possibile e
l'ottimizzazione del sistema
trasfusionale in tutte le
sue articolazioni
-
Tutti possono diventare
donatori?
Chiunque abbia compiuto i
18
anni di età e pesi più di 50
kg.
può presentarsi presso una
qualsiasi sede AVIS. Un
medico effettuerà
un
colloquio, una visita, e gli
accertamenti
di tipo diagnostico e
strumentale per verificare
che non vi siano
controindicazioni alla
donazione.
La
tutela della salute e della
sicurezza sia del donatore
che del ricevente sono
fondamentali.
-
Per quali motivi potrei
risultare non idoneo a diventare
donatore o essere escluso dalla
donazione?
Le
cause per le quali una
persona può essere valutata
non idonea o sospesa sono
molteplici e tutte
determinate dal principio di
salvaguardare la salute sia
del donatore sia del
ricevente.
Alcuni
esempi sono:
Esclusione permanente per:malattie
autoimmuni, cardiovascolari,
del sistema nervoso
centrale; neoplasie o
malattie maligne; diabete
insulino - dipendente;
alcuni tipi di malattie
infettive (epatite B, C, ad
eziologia indeterminata,
AIDS, ecc.), alcolismo
cronico; assunzione di
droghe; comportamenti
sessuali ad alto rischio di
trasmissione di malattie
infettive; tendenza anomala
all'emorragia.
Esclusione temporanea per:
periodi variabili da
settimane ad anni in caso
di:tubercolosi,
toxoplasmosi, esposizione
accidentale al sangue o a
strumenti contaminati;
trasfusione di sangue o di
emocomponenti o di
plasmaderivati; endoscopia,
trapianto di tessuti o
cellule, intervento
chirurgico di rilievo;
agopuntura, piercing,
tatuaggi, rapporti sessuali
occasionali a rischio,
viaggi, vaccinazioni.
Inoltre per condizioni
legate alla visita (per
esempio valori di pressione
arteriosa troppo alti o
bassi) o agli esami
effettuati (esempi, valori
di emoglobina o ferro
bassi,esami del fegato
elevati, positività dei
marcatori virali, ecc.), ed
eventualmente altro a
giudizio del medico.
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Donare sangue è dannoso per
la salute?
Grazie
all'accurata selezione per
un adulto sano
la
donazione di sangue non
comporta alcun rischio.
Esistono precise
disposizioni che regolano la
raccolta del sangue:
la quantità del sangue che
viene prelevata mediamente
ad ogni prelievo è minima ed
è stabilita per legge in 450
centimetri cubi +/- 10%.
Tra una donazione di sangue
intero e l'altra devono
trascorrere almeno 90
giorni.
La frequenza annua delle
donazioni non deve essere
superiore a 4 nell'uomo e a
2 nelle donne in età
fertile.
I controlli e le visite
periodiche effettuate a
ciascun donatore prima di
ogni donazione sono uno
strumento di medicina
preventiva, a tutela dello
stato di salute generale del
donatore.
-
Per le donne (già soggette
alla perdite mestruali) donare
sangue non è dannoso?
La
donazione di sangue per le donne
non ha
alcuna controindicazione.
Tuttavia in virtù delle perdite
legate alle mestruazioni le
donne in età fertile possono
effettuare
solo un
massimo di due donazioni di
sangue intero l'anno.
Il
monitoraggio costante della
emoglobina,
effettuata prima di ogni
donazione,
e del
ferro,
tutelano la salute delle
donatrici.
Le
donne risultano essere
particolarmente
"adatte" alla donazione di
plasma in aferesi
che non incide assolutamente
sui globuli rossi ed il
ferro.
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Bisogna essere a digiuno per
donare sangue?
Il
mattino del prelievo è
preferibile essere a digiuno
o
aver
fatto una colazione leggera
a base di frutta fresca o
spremute,
thè o
caffè poco zuccherati,
pane
non condito o altri
carboidrati.
Le
donne
che hanno in corso una
terapia anticoncezionale
non
devono sospenderne
l'assunzione quotidiana.
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La privacy dei risultati
delle mie analisi è garantita?
Il
segreto medico e la legge
sulla "Privacy", che
individua le "figure"
responsabili al trattamento
dei dati in questione
assicura la
massima
discrezionalità e
segretezza di tutti gli
aspetti sanitari e dei
risultati delle analisi
effettuate.
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perché i donatori Avis sono
periodici?
perché l'obiettivo
primario e fondamentale è la
SICUREZZA
L'attività di AVIS è
finalizzata a promuovere
una
donazione "sicura" del
sangue
e a rispondere efficacemente
alle esigenze dei bisogni
mirati e quindi programmati
dei Servizi Trasfusionali,
in funzione dell'obiettivo
della "sicurezza". L'AVIS
annovera tra le proprie file
solo donatori periodici
cioè donatori che ad
intervalli regolari si
recano presso le strutture
trasfusionali per donare il
loro sangue.
A differenza dei donatori
occasionali
i
donatori periodici sono
molto controllati dal punto
di vista medico,
vengono costantemente
sottoposti ad un'accurata
visita e ad attenti
controlli sul loro sangue e
poiché
la loro scelta di donare è
libera, non condizionata da
altri fattori come quelli
emozionali,
risultano molto più
affidabili dei donatori
occasionali. I donatori Avis
sono inoltre anonimi,
volontari non retribuiti,
responsabili.
Il ricorso ai donatori
periodici consente inoltre:
- maggiore programmazione
della raccolta del
sangue
- possibile "conversione"
dalla donazione
tradizionale di sangue
intero a quella
differenziata mediante
aferesi
- gestione anche delle
situazioni di urgenze -
emergenze
- di
effettuare educazione
sanitaria e promozione
della salute
-
Cos'è la donazione di plasma
mediante aferesi?
Oggi è
possibile effettuare
diversi tipi di donazione:
oltre a quelle tradizionale
di sangue intero, si possono
effettuare donazioni mirate
(dette aferesi) cioè
solo
di alcuni componenti del
sangue
e, tra questi, il plasma.
Nell'aferesi (termine greco
che significa l'atto del
"portar via"), attraverso
l'uso di separatori
cellulari, si ottiene dal
sangue del donatore soltanto
la componente ematica di cui
si ha necessità (plasma,
piastrine,...),
restituendogli
contemporaneamente i
restanti elementi. Ciascun
separatore cellulare
centrifuga o filtra il
sangue che defluisce da un
braccio del donatore
trattenendo il componente
ematico necessario e
restituendogli il rimanente.
Si parla di
plasmaferesi
se si preleva solo plasma,
di
piastrinoaferesi
se si
prelevano solo piastrine, di
plasmapiastrinoaferesi
se si
pelavano plasma e
piastrine, ecc.
Una volta raccolto, il
plasma viene conservato
diversamente dal sangue
intero e dai concentrati di
globuli rossi, essendo
congelato (se a temperatura
inferiore a - 30°C) può
essere utilizzato per un
periodo massimo di 12 mesi.
Il
sangue
è composto per il 45% circa
di cellule, la parte
corpuscolata, e
per il
55% circa di plasma,
la parte liquida.
Le
funzioni del plasma
sono numerose:
mantiene costante il volume
di sangue circolante,
porta ai tessuti e alle
cellule sostanze
prevalentemente di tipo
nutritivo e di regolazione
(ormoni, vitamine),
raccoglie tutte le sostanze
di rifiuto
derivanti dal metabolismo
delle cellule e le elimina
attraverso i reni e il
sudore,
interviene nei processi di
difesa immunologica e nella
coagulazione.
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Che cos'è l'autotrasfusione?
L'autotrasfusione
è una
procedura trasfusionale che
consiste nel trasfondere al
soggetto unità del suo
stesso sangue e si realizza
con una delle seguenti
modalità :
-
predeposito
- recupero perioperatorio
- emodiluizione
normovolemica
Il
metodo più utilizzato è il
predeposito,
una tecnica trasfusionale
con la quale
si
preleva il sangue dal
donatore che sarà anche
ricevente,
per compensare le perdite di
sangue che si possono
verificare nel corso di
interventi chirurgici
programmati.
Alcuni giorni prima
dell'intervento vengono
prelevate unità di sangue
dal paziente, in fasi
successive, fino a
raggiungere la quantità
prevedibilmente necessaria,
in modo da consentirne
l'eventuale utilizzo durante
l'intervento operatorio o
nel post-intervento. I
principali vantaggi
dell'autotrasfusione
sono:
- eliminazione delle
reazioni di
incompatibilità
- eliminazione del rischio
di trasmissione di
malattie infettive
- riduzione del rischio di
immunizzazione da
antigeni diversi, con
possibili manifestazioni
a distanza
- risparmio di sangue
-
Con quale denaro
funziona l'Avis?
L'AVIS
è
una
associazione di volontari:
nessun socio impegnato
nell'associazione a
qualunque titolo e con
qualunque funzione,
percepisce compensi. Sono
stipendiati invece i
dipendenti che svolgono un
lavoro permanente
nell'associazione.
L'Avis sostiene
economicamente la propria
azione (spese per la
promozione della donazione,
per l'invio dei donatori
alle strutture Trasfusionali
e/o per la raccolta diretta
delle unità di sangue, ecc.)
con
i rimborsi, stabiliti da un
decreto ministeriale ed
erogati, per convenzione,
dalle Aziende Sanitarie e/o
Ospedaliere
.
Altre
fonti di finanziamento sono
costituite da contributi di
Enti Locali e donazioni
private.
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Quali vantaggi ho ad
iscrivermi all'Avis?
Un
nostro slogan recita "donare
sangue: una scelta per gli
altri, una scelta per se
stessi".
A livello individuale si ha
la gratificazione morale di
concorrere alla soluzione di
un grave problema e
l'orgoglio di appartenere ad
una componente attiva del
volontariato
socio-sanitario, decisiva
per la costruzione del
sistema trasfusionale.
Inoltre, donare regolarmente
sangue garantisce al
donatore
un
controllo costante del
proprio stato di salute
attraverso visite mediche ed
accurati esami di
laboratorio, eseguiti ad
ogni prelievo.
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Ogni anno sento parlare di
carenza estiva, ma non ci pensano i
donatori?
La
carenza di sangue nei mesi
estivi
è purtroppo un dato di
fatto: in Italia in questi
mesi, ma sempre più anche
nel corso dell'intero anno,
si
rilevano forti diminuzioni
nella raccolta di sangue
mentre il
bisogno di emocomponenti
rimane stabile.
La
partenza per le vacanze
contribuisce a interrompere
i consueti flussi di
raccolta.
E' necessario quindi
disporre di un adeguato
numero di donatori periodici
sui quali poter contare
tutto l'anno, festività e
vacanze comprese.
Per questa ragione AVIS, da
anni ha avviato un'attività
di sensibilizzazione per
cercare di garantire
l'afflusso dei donatori a
intervalli regolari presso
le strutture trasfusionali,
e ridurre il ricorso alle
donazioni occasionali e
sostitutive.
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